Articolo di Filippo Massara
Nell’ultimo ventennio medici, psicologi, musicoterapeuti, si sono trovati d’accordo nell’affermare che se interrompessimo la nostra giornata lavorativa con due brevi momenti (10/15 minuti ciascuno) dedicati all’ascolto di particolari musiche, accompagnato con alcuni semplici esercizi respiratori e mentali, saremo in grado di accettarci meglio e accetteremo meglio gli altri, vivremmo in poche parole a livelli di stress molto più bassi e accettabili.
Il noto musicoterapeuta francese Jacques Jost nel proporre degli spazi di ascolto della musica proprio per i suoi effetti sedativi oltre che dinamizzanti, afferma che paradossalmente queste tecniche musicali anti-stress, come profilassi e prevenzione al sovraffaticamento, sono troppo poco sviluppate in considerazione del fatto che si tratta di metodologie molto piacevoli e di facile utilizzo.
“La musica-dice Jost- aiuta a eliminare progressivamente stati di nervosismo di ansia, di angoscia, difficoltà di ordine psicosomatico, come cefalee, stanchezze nuscolari, forme asmatiche e ansiose, ecc.
L’ascolto di una musica appropriata, accompagnata da una serie di esercizi di respirazione e di visualizzazione immaginativa, ci consente innanzitutto di rallentare alcuni ritmi vitali con la conseguenza di migliorare la percezione del nostro corpo, che a poco a poco diventa in grado di sentire il passaggio dallo stato di malessere a quello di benessere e quindi controllare quello che possiamo chiamare il “nostro insieme tonico-emotivo”. Si sviluppa così un nuovo sentimento di sicurezza interiore che facilita la comunicazione interpersonale ( così difficile quando siamo stressati ) e la rende autentica.
La musica diventa anche un mezzo per recuperare la capacità di essere noi stessi e non quelli che cerchiamo di essere. Questo riconquistato controllo di base del nostro benessere fa nascere in noi una nuova disponibilità verso i messaggi che ci giungono dall’esterno.
Come riassume molto bene il cardiologo e musicista Giovanni Ansaldi, autore di un prezioso libretto di introduzione all’ascolto della musica : “L’energia della musica trasmette l’energia della vita”.
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La musica apre ,
nel corpo dell’uomo,
una fessura da cui l’anima esce
per fraternizzare.
(Milan Kundera-scrittore)